Oggi siamo scesi in piazza insieme agli studenti medi in mobilitazione per dare continuità al lavoro politico iniziato e che ha avuto come tappe fondamentali quelle del #14N, del #24N e del #19D.
Autonomi ed autorganizzati abbiamo deciso di non richiedere l’autorizzazione del percorso alla Questura, per esprimere la nostra contrarietà ad ogni forma di dialogo con coloro che sono complici dell’attuale sistema di potere. Non riteniamo rispettabile una legge come quella che proibisce le manifestazioni non autorizzate, emanata nel 1931, apice della repressione del fascismo.
Abbiamo deciso di recarci davanti alla sede dell’Assessorato alla Cultura, complice delle politiche di taglio al diritto allo studio e al sistema del welfare e di occupare i binari per esprimere il nostro disagio attraverso forme di sciopero che vadano oltre la classica passeggiata e che creino un reale disagio contro chi lo vuole imporre sulle nostre stesse vite. Dall’Assessorato alla Regione attacchiamo tutte quelle rappresentanze istituzionali che, svuotate e rese strumento del nostro impoverimento, distruggono le nostre prospettive di vita. Non abbiamo intenzione di fermarci, ma di costruire un nuovo progetto politico attraverso forme di riappropriazione dal basso.
“Noi tifiamo rivolta!” perché solo attraverso nuove metodologie che scavalchino il sistema della rappresentanza potremmo costruire una reale alternativa.
STAY TUNED!
STAY HUNGRY!
STAY REBEL!