Sant’Elia è viva.

Un’intervista alle donne dell’associazione Sant’Elia Viva

Foto tratta dall'ulbum "Ma tu di dove sei?" (Quartiere Sant'Elia) 2014" di Gisella Congia
Foto tratta dall’ulbum “Ma tu di dove sei?” (Quartiere Sant’Elia) 2014″ di Gisella Congia

 In Sardegna l’emergenza abitativa sta diventando sempre più un problema reale,  molte le persone che non sono in grado di pagare l’affitto e sono dunque sfrattate  dalle loro abitazioni (secondo i dati provvisori del Ministero degli Interni, usciti  nel  febbraio 2014 e riferiti allo scorso anno, solo in Sardegna sono 302 gli sfratti  per  morosità, di cui 151 quelli eseguiti). Di fronte a questi dati, molti, non avendo  un  reddito adeguato a sostenere un affitto, scelgono la via dell’occupazione, ormai una  pratica sempre più diffusa non solo in Sardegna. A ciò ha deciso di  rispondere alcuni  giorni fa il Governo Renzi, attraverso la nuova Legge sul “Piano  Casa”, che  rappresenta un vero e proprio atto punitivo nei confronti delle  centinaia di  occupazioni presenti in tutto il  paese[1]Questi sono stati i motivi che ci hanno  portato ad approfondire il tema dell’emergenza abitativa, focalizzando la nostra  attenzione su quello che succede nella nostra città, Cagliari. Come Collettivo  Universitario Autonomo abbiamo quindi avuto la possibilità di entrare in contatto con  l’ Associazione culturale Sant’ Elia Viva, un gruppo di donne che ha deciso di  combattere nel loro quartiere, Sant’ Elia, sia questo problema che tanti altri,  mostrando una grande determinazione. Per questi motivi abbiamo deciso di approfondire il rapporto con loro e a dare voce ai loro gesti e alle loro parole.

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CdA ERSU: le poltrone e i “compiti a casa”

ccccDopo circa un mese in cui sono risultate “vacanti”, le poltrone del CdA dell’Ersu tornano ad essere occupate. Conosciamo meglio i nuovi “nominati”:

Il Presidente sarà Antonio Luca Funedda: 49 anni, originario di Nuoro, ricercatore in Geologia strutturale docente nel Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Ateneo cagliaritano.

A completare la componente politica, Gianluigi Piras e Cosimo Ghiani.

Il primo è stato scelto dal segretario sardo del PD Silvio Lai ed è vicino alle posizioni di Giuseppe Civati. Nel suo curriculum figura questa brillante dichiarazione rivolta alla campionessa di salto con l’asta Isinbayeva, schierata al fianco di Vladimir Putin nella campagna anti-gay:
Isinbayeva, per me possono anche prenderti e stuprarti in piazza. Poi magari domani ci ripenso. Magari mi fraintendono”.
A causa di queste dichiarazioni alcuni giorni dopo decise di abbandonare tutti gli incarichi, dentro e fuori il PD.

Il secondo, invece, è stato scelto dall’Udc, partito per il quale si era anche candidato per la carica di Consigliere regionale alle scorse elezioni, senza però essere eletto.

Per i docenti, invece, il rappresentante eletto è Antonella Fais, ricercatrice di Biochimica nel Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Ateneo Cagliaritano. Il rappresentante degli studenti resta Francesco Pitirra.

È servito più di un mese, dunque, per poter scegliere il Consiglio d’Amministrazione dell’Ersu Cagliari. Evidentemente i gravi problemi in cui versano gli studenti universitari non sono servite ad accelerare le nomine.

Per la Regione Sardegna sembrerebbe più importante “accontentare” persone che non hanno incarichi di prestigio in politica piuttosto che porre un freno ai tagli drastici alle borse di studio e ai contributi Fitto Casa, aumentare i fondi per mettere a posto le fatiscenti Case dello Studente, riaprire la casa di Via Roma per gli studenti e non venderla al miglior offerente quando i lavori saranno conclusi (http://www.comunecagliarinews.it/rassegnastampa.php?pagina=37054), senza che effettivamente si sappia nulla di certo per quanto riguarda il nuovo Campus.

Questi sono i problemi con i quali dobbiamo confrontarci ogni giorno. Questi sono i problemi ai quali pretendiamo risposte immediate. E non basterà dire “siamo solo tecnici. Non possiamo far nulla”. Vogliamo ciò che ci spetta!

 

Taglio agli appelli. Le ultime novità.

Foto Taglio appelliDalle sedi istituzionali deputate alle decisioni sul futuro degli studenti, ai cui lavori è impossibile assistere (a meno che non si abbia la stelletta da rappresentante), giungono delle notizie importanti riguardanti l’annosa questione del taglio appelli. Passiamole in rassegna ad una ad una:

Il Consiglio di Facoltà, nella seduta del 27 Marzo[1], ha deliberato:

– Il ripristino, in deroga a quanto stabilito, degli 11 appelli per gli studenti del vecchio ordinamento di Scienze della Formazione primaria;

– La necessità, in vista della formulazione del calendario didattico per il prossimo A. A., che i Consigli di Corso si esprimano sull’annoso tema del numero degli appelli.

In seguito a ciò, questi sono i primi responsi ufficiali:

–          Il Consiglio di Corso di Beni Culturali ha bocciato la proposta degli 11 appelli, sostenendo invece la necessità di un ulteriore appello per gli studenti in corso e fuori corso nel mese di aprile[2].

–          Il Consiglio di Corso di Scienze della Comunicazione ugualmente boccia la proposta. Dal verbale, pare sia emerso che addirittura gli appelli esistenti siano troppi.[3]. Magari gli studenti ci prendono gusto

–          Il Consiglio di corso di Laurea in Lettere, invece, ha approvato, con un solo astenuto, il ripristino, dal prossimo anno accademico, degli 11 appelli per gli studenti fuoricorso[4]. Continua la lettura di Taglio agli appelli. Le ultime novità.