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In data 19 settembre 2012 si è svolta la seconda Assemblea contro la chiusura delle case dello studente di via Roma e di via Montesanto.
La discussione, iniziata portando ancora una volta alla luce la condizione di disagio in cui si trovano gli studenti delle case, dei borsisti, degli idonei non beneficiari, ha fatto emergere nuovi punti, come la ulteriore precarizzazione dei servizi di portierato e multi-service e il pagamento dei test d’ammissione alle lauree triennali e magistrali, che vanno a intaccare reddito e garanzie studentesche.
L’assemblea, per la sua eterogeneità, ha mostrato nella sua composizione i molteplici caratteri della condizione studentesca: da chi è interessato in prima persona dalla chiusura delle case a chi da semplice studente non borsista sente comunque il precaricazzarsi della propria condizione. Emerge il sentimento comune di chi è stanco di subire l’impoverimento causato dai sacrifici richiesti per le cosiddette politiche anti-crisi. I soldi ci sono e li vogliamo subito.
Alla luce di questi punti si è deciso di costituire un’assemblea permanente per un percorso di lotta che generalizzi le istanze dei borsisti a tutto il precariato sociale giovanile e che ponga come unica rivendicazione comune la totale riappropriazione del welfare studentesco.
RIAPPROPRIAMOCI DI CIÓ CHE È NOSTRO!