Stamattina abbiamo simbolicamente occupato l’ERSU per contestare la riforma del nuovo ISEE voluta dal governo Renzi. che rappresenta l’ennesima norma truffaldina utile solo ad attaccare i redditi delle fasce più deboli della popolazione. Successivamente, abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il presidente Ersu, affinché questi prenda una posizione pubblica sull’argomento e faccia da tramite per portare dinanzi alla Regione Sardegna le nostre rivendicazioni .
Ma in cosa consiste questa legge? Tra le novità che la riforma prevede vi è la modifica dei parametri di “calcolo” dei patrimoni mobiliari presenti in depositi e conti correnti postali e bancari. Questi non vengono più calcolati verificando il saldo attivo il 31 dicembre, ma i movimenti nel corso di tutto l’anno. In questo modo vengono inclusi nel conto anche assegni familiari, borse di studio, assegni sociali, indennità di accompagnamento, pensioni di invalidità. Di queste somme vengono conteggiati il valore reddituale e in questo modo, chi beneficia di queste prestazioni l’anno successivo rischia di non potervi accedere. Un’altra novità riguarda, inoltre, la valorizzazione del patrimonio immobiliare e una franchigia minore per quello mobiliare.
Insomma, secondo il nuovo calcolo ISEE si diventa magicamente più ricchi senza però aver guadagnato realmente un euro in più rispetto all’anno precedente. In questo modo vengono colpiti, ad esempio, tutti gli studenti a cui si alzeranno le tasse da pagare, i trasporti, la mensa e i criteri ISEE/ISPEE per accedere alle graduatorie per le borse di studio e il posto alloggio nelle case dello studente. Ma non solo, ad essere colpiti saranno anche gli studenti medi e le famiglie che devono pagare la mensa e i libri ai propri figli.
In poche parole, la solita bolla mediatica usata dal governo Renzi per mostrare a tutti di aver iniziato la guerra ai “finti poveri”, ai “furbetti del welfare”. Ed effettivamente, osservando le graduatorie, siamo arrivati addirittura al 100% degli idonei beneficiari. Solo che, come ammesso dalla stesso presidente ERSU, che parla di graduatorie “falsate”, è aumentato il numero degli esclusi, arrivando a toccare il 25% Un’assurdità in piena regola, che con la scusa della razionalizzazione degli sprechi e della carenza di fondi, attacca pesantemente il diritto allo studio inventando falsi ricchi e favorendo la soppressione di diritti e l’impoverimento di tante famiglie truffate da questa riforma. Lo stato con questa nuova truffa legalizzata, allarga la platea di cittadini che non possono accedere ai servizi e continua l’opera di svincolamento dello stesso dai suoi compiti primari. Dopo le privatizzazioni, le esternalizzazioni e la frode come in questo caso, si completa il quadro di smantellamento del welfare dei servizi pubblici portato avanti dai governi destro-sinistri susseguitesi al potere.
Noi non staremo a guardare e continueremo a lottare: pretendiamo che gli enti proposti prendano una posizione chiara in merito e facciano scelte precise e pratiche che contribuiscano a migliorare la situazione di chi si vede oggi ostacolato. Ormai non si tratta più di difendere l’università pubblica, si tratta di avere il diritto e la possibilità di poter proseguire, se non addirittura iniziare, gli studi senza ulteriori ostacoli portati da chi in linea teorica dovrebbe sostenere il diritto allo studio.
CHIEDIAMO:
-reinserimento immediato di tutti gli ex beneficiari esclusi a parità di reddito rispetto allo scorso anno
-eliminazione del calcolo ISPE per la richiesta di benefici
-assegnazione di benefici a tutti gli studenti esclusi a causa del nuovo calcolo ISEE.
Per dare una voce e una bussola agli studenti ci siamo preoccupati di creare una pagina facebook che si chiama Take It ISEE (https://www.facebook.com/takeitisee2015?fref=ts) e un questionario nel quale gli studenti possono esprimersi rispetto allo stato dell’ATENEO CAGLIARITANO (http://www.survio.com/survey/d/N1E1I3H9O5L5D3G9A)
DI SEGUITO ALLEGHIAMO LA LETTERA CHE IL PRESIDENTE FUNEDDA HA INOLTRATO ALLA REGIONE SARDEGNA DOPO IL NOSTRO INTERVENTO.
“Oggi, 30 Settembre , ci siamo presentati dal dirigente Ersu come delegazione di studenti contro la riforma dell’ ISEE, perché ci venissero date delle risposte alle nostre domande e alle nostre rivendicazioni.
È stato chiesto, dunque, che l’ Ente regionale per il diritto allo studio si prendesse l’impegno di fare arrivare il nostro messaggio anche alla Regione Sardegna, perchè questa a sua volta ci fornisca delle risposte soddisfacenti e in breve tempo.
L’università di Cagliari è da molti anni che ha una percentuale altissima di idonei non beneficiari che non hanno la possibilità di accedere a borse di studio o alla casa dello studente.
Questi fatti sono ancora più gravi se si considera che Cagliari è il polo universitario di riferimento per un altissimo numero di studenti fuori sede, già penalizzati dalla condizione pessima dei trasporti e dal loro alto costo.
Le condizioni per poter essere una studentessa o uno studente universitari sono sempre più dure e tendono sempre più ad escludere chi non si può permettere col proprio reddito -o ,ancora peggio, in assenza di questo- di pagare tasse universitarie ed eventualmente l’affitto di una camera.
Considerati questi dati negativi, chiediamo:
-Manutenzioni e controlli alle case dello studente di Cagliari, le cui condizioni sono pessime ( come dimostra l’ultimo crollo del soffitto in via Trentino). -L’aumento dei posti alloggio, attualmente insufficienti ad ospitare tutti gli studenti che invece avrebbero diritto ad accedervi. Chiediamo perché non vengono presi provvedimenti rispetto a questi problemi. -Maggiore chiarezza sui tempi e le modalità di apertura del nuovo Campus universitario. -La motivazione per cui anche se i soldi ci sono, le borse di studio continuano a diminuire di anno in anno e gli idonei non beneficiari sono sempre di più. -Che venga chiarito lo stato dei lavori della casa dello studente di Via Roma e che questa venga riaperta in tempi brevi.
Vogliamo inoltre maggiori finanziamenti per le borse di studio e per il diritto allo studio in generale.
A ciò si aggiunge la riforma del Nuovo ISEE, che è oramai sotto gli occhi di tutti il fatto che sia una truffa, il cui unico scopo è quello di inventarsi dei nuovi ricchi e di attaccare le fasce più deboli della popolazione escludendole dalle garanzie per lo studio, sgravi o assegni sociali.
Molti studenti, infatti, col nuovo calcolo ISEE, non rientrano più nei parametri massimi per avere accesso alle borse di studio o alla casa dello studente.
Questo significa quindi che molti universitari che prima accedevano alla borsa di studio o al rimborso tasse, ora dovranno pagare una cifra sproporzionata o addirittura abbandonare gli studi. Altri verranno cacciati dalla casa dello studente e obbligati a pagare un affitto anche molto salato.
Considerato che le nostre condizioni e le nostre difficoltà sono uguali a prima, se non peggiori , chiediamo che:
-L’ERSU e la Regione Sardegna prendano una posizione chiara rispetto al calcolo del nuovo ISEE e che quindi provvedano ad alzare le soglie massime di reddito per i richiedenti borse, che invece sono rimaste invariate.
-Tutti gli studenti che perderanno la borsa o dovrebbero essere cacciati dalla casa dello studente, vengano subito reintegrati per permettere loro di proseguire gli studi.
-Vengano assegnati dei benefici a tutti i nuovi studenti che col vecchio ISEE sarebbero rientrati in graduatoria.
Vogliamo inoltre che, se l’Ente regionale per il diritto allo studio e la Regione Sardegna riconoscano il problema, provvedano perchè venga eliminato il calcolo ISPE e perchè le borse di studio e gli assegni sociali vengano esclusi dal calcolo del reddito.”