Un’intervista alle donne dell’associazione Sant’Elia Viva
In Sardegna l’emergenza abitativa sta diventando sempre più un problema reale, molte le persone che non sono in grado di pagare l’affitto e sono dunque sfrattate dalle loro abitazioni (secondo i dati provvisori del Ministero degli Interni, usciti nel febbraio 2014 e riferiti allo scorso anno, solo in Sardegna sono 302 gli sfratti per morosità, di cui 151 quelli eseguiti). Di fronte a questi dati, molti, non avendo un reddito adeguato a sostenere un affitto, scelgono la via dell’occupazione, ormai una pratica sempre più diffusa non solo in Sardegna. A ciò ha deciso di rispondere alcuni giorni fa il Governo Renzi, attraverso la nuova Legge sul “Piano Casa”, che rappresenta un vero e proprio atto punitivo nei confronti delle centinaia di occupazioni presenti in tutto il paese[1]. Questi sono stati i motivi che ci hanno portato ad approfondire il tema dell’emergenza abitativa, focalizzando la nostra attenzione su quello che succede nella nostra città, Cagliari. Come Collettivo Universitario Autonomo abbiamo quindi avuto la possibilità di entrare in contatto con l’ Associazione culturale Sant’ Elia Viva, un gruppo di donne che ha deciso di combattere nel loro quartiere, Sant’ Elia, sia questo problema che tanti altri, mostrando una grande determinazione. Per questi motivi abbiamo deciso di approfondire il rapporto con loro e a dare voce ai loro gesti e alle loro parole.