«Un anno», dicevano. «Pazientate».
Sono le uniche dichiarazioni ufficiali dell’Ersu risalenti a settembre 2012 alle quali poi è susseguito un nulla di fatto.
Infatti, come si può osservare da vicino se si passa sotto i portici, la casa dello studente non ha ancora minimamente iniziato i lavori di ristrutturazione, ad un anno esatto di distanza dalla sua chiusura.
E non si sa minimamente quando e se inizieranno!
Ma la chiusura della casa dello studente di via Roma non è altro che uno dei tanti errori che l’ERSU e la Regione Sardegna hanno fatto a spese degli studenti. L’aumento del 50% degli idonei non beneficiari rispetto allo scorso anno, la diminuzione del finanziamento regionale destinato al diritto allo studio, la continua mancanza dei posti alloggio, le pessime condizioni in cui gli studenti sono costretti a vivere rappresentano un attacco alla condizione studentesca.
Per i 18 mila studenti fuorisede che frequentano l’ Ateneo cagliaritano oltre al danno si aggiunge anche la beffa: infatti non solo si vedono tagliati quei fondi necessari, ma si vedono anche costretti ad aggiungere alla voce delle spese quella dell’ affitto. Si stima che un affitto medio per una stanza singola sia di 215 euro, mentre addirittura il 92% degli studenti ha un contratto irregolare che va ad ingrassare sole le tasche di chi pretende affitti altissimi.
E’ ora che ERSU e Regione Sardegna si prendano le proprie responsabilità
SE CI PRIVANO DEI DIRITTI NOI SAREMO IN PIAZZA PER RIPRENDERCELI!
SIT-IN
MERCOLEDì 11 DICEMBRE – ore 17
CASA DELLO STUDENTE – VIA ROMA